Si ridisegna

Consolati anima mia

In ogni mattinata fredda
e la nebbia
come un mare in burrasca
fa la schiuma
dopo l’onda
si ridisegna

Soltanto di noi
si è occupato il migliore
degli artisti di strada,
del nostro destino
ha affrescato il selciato
e capito il cammino

L’unico Dio bambino
è qui con noi
un cuore che pulsa,
dentro l’espandersi
apparentemente lento
del tempo e dello spazio

Ritornerà profondo
come i ritorni dello sguardo
sulla volta stellare del cielo,
ne saremo attorniati e pervasi,
ci porteremo ancora addosso
le amate essenze lignee di lei

Crollerà la necessità indotta
di prevalere per esistere
e vivere sarà chissà come –
comunque libero –
la poesia cederà le ultime regole
oppure non so

Il suo velo si strapperà e il vero rivelerà

 

Ravenna, 19-12-‘22