Come potevamo credere alla meta?

Finalmente sei a bordo
e rappresenti il mondo
che un capitano bambino
e marinai grandi
in una pubblicità rovesciata
amano

Abbiamo attraversato consapevolezze
come carezze e dipendenze
in questa estate di scoperte
accolti disinvolti
in fondo impauriti
come potevamo credere alla meta?

Ci ha liberato
il nuovo Innominato
in un mondo ormai rovesciato.
C’è un focolare dove sempre ritrovarsi
cammineremo senza tende
in questo lungo inverno

Ameremo il cammino
come solo le donne
sanno amare i particolari
e gli uomini i camini – fochisti
meno arrabbiati del solito,
visi asciugati dalla fuliggine

Dove allora? Non l’avevo capito mica
che l’essere in viaggio così
ritrovare a sera la luce del mattino amica
come se si trattasse di riorganizzare il mondo
con i soliti disegni dei bambini fosse –
l’unico gioco che Dio prenderà sul serio

 

Ravenna, 18-12-‘22