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2017

Come una cosa inutile

Figlio mio, come adoro parlare con te di cose inutili, del calcio e ancora più futili, son quelle più vicine, le più bambine, le più facili, le più simili, ai regali del cielo, che era così felice di stare con noi, da nascere in una mangiatoia.     Bologna, 19-12-’17

Senza pensare alle rime

Ama mentre scrivi, come nei temi (e ai tempi) di prima media e non pensare alle rime, non le hai cercate allora… Adora quel che c’è: era un pallido sole di ottobre e non pensavi alle strofe, scrivevi di getto, ricorda mentre componi, anche se non sei più innocente, un …

La poesia dei ciclamini

Da dietro un vetro di cucina, la poesia fumante dei ciclamini, canta le sfumature dell’essere insieme: e sarà come coltivare un campo, e sarà come modulare un canto, e sarà come abbassare le armi, e sarà come stringersi le mani… In un’amicizia precaria passeremo il natale, qualcuno ci farà attraversare …

Rosso variare

Dai vetri appannati dell’auto alla rotonda, l’improvviso chiarore di un tramontare che sa di giorno nuovo, ricorda giugno con il rosso variare delle amarene, scoperte tra il fogliame fitto del maraschino e la confusione del pregare il cielo vespertino, poi del lavorare con quello mattutino e viceversa, nell’avvicendarsi dei giorni …

“Il mio canto libero”

In un mondo senza Dio non sarà finita qui, rinasceranno i fiori e i tuoi capelli biondi, sarà lo sbaglio più divertente della storia dei viventi, ti avranno straniato ti avranno negato, obbligato, ma tu sarai sempre vivo imprevedibile negli spazi di ogni cortile, accudito da uomini liberi stranamente fratelli, …