Tre poesie per Enzo Piccinini dalla mia storia

Con Enzo sulla mongolfiera

E da qui e da qui, qui non arrivano gli ordini
e da qui e da qui infiniti mondi
una certezza, un maestro, un amico
di vita
era così,
ora l’hai data via
e da lì, e da lì, se ne vedon delle belle
mi inginocchio col cuore
guarda noi figli
e i nostri figli.

Bologna, 3-02-’14

Santa Caterina Valfurva

Mi portasti, amico, in disparte
e dicesti quelle parole alle stelle,
come un notturno di montagna,
come un tragico segreto.

Non ne ricordo se non l’accento
ed il senso, profondo,
di strappare
il mio destino al destino.

Ho vissuto giornate senza luce,
temendo che questa fame mi avrebbe fatto a morsi,
finito in poche ore,
prima del tramonto.

Quante altre volte ho preso a morsi la sorte,
recondita la notte,
per conoscere un nome, il suo,
per avere un nome, il mio.

Quando ti ho riconosciuta,
ho capito cosa avessi strappato al destino:
il primo passo, il suo,
nella nostra storia d’amore.

Bologna, 16-04-’15

Testimone di matrimonio

Un’icona viva
il tuo bel volto grave
con la barba rame
quasi cristica
a margine
degli inginocchiatoi
e di noi
sopraffatti

Tu testimone in piedi
del nostro prometterci unità e storia

Tu sentinella in piedi
non di un’idea
ma di una possibilità…
Interessante – come amavi dire tu –
e c’era lì a benedirla l’omelia profezia…
Eppure dagli elementi dati
(abituato per mestiere a considerarli tutti)
improbabile in sé

Ma tu sicuro ed accorato
ci desti poi
un bigliettino per il viaggio –
la nostra compagnia
è la certezza di speranza
per la nuova storia
che oggi cominciate…

San Lazzaro, 29-05-’21