Rugiade

Nelle prime rugiade,
nella rosa che curo con poca arte
e con molta parte,
o forse in quel campo,
è stata l’ultima volta che ho visto un fiore.
Per queste giornate di un’onestà agreste,
il tuo improvviso sbocciare giovane,
il mio impossibile sorriso complice,
in un moto dell’animo non voluto
rivelano alcunché.
Ed è stata l’ultima volta che ho visto un fiore.
In un pensiero serio, in un problema posto
solo perché un amico lo ha condiviso,
è tutto improvvisamente capovolto,
la luce sarà tra poco,
dietro questo vetro tetro
da cui ha preso a far rugiada la mattina
e non sarà l’ultima volta che vedrò un fiore.