Quello che le donne sanno guardare

C’è non tanto una parte
no non di me
forse del mio segreto spartito
un vocabolario
un inconscio tinto
di osceno
come i capelli corvino
che si fanno i vecchi
Ed è proprio lì –
cioè che continuerò
a tingerli sul sacro viso
del cuore nostro
la nostra fraternità
con un istinto mortale
che mi accompagnerà
vita natural durante
E solo il vino della passione
ubriacherà del suo rosso profondo
di dimenticanza e perdono
il nostro cuore
e la nostra fratellanza
e ci addormenteremo infine
con le nostre fermezze e fragilità
sotto le stelle – che come le donne – non hanno paura

 

Ravenna, 29-03-’24