Princìpi di Civiltà

APPUNTI

Princìpi di Civiltà:

a) la dignità sacra e inviolabile di ogni persona umana, dell’uomo e della donna, nella certezza di un destino comune e buono, secondo l’aspirazione della natura umana, i momenti più alti della riflessione filosofica dell’uomo sulla propria esperienza e l’insegnamento della rivelazione ebraico cristiana;

b) la libertà di coscienza e il senso religioso di ogni uomo, riconoscendo quali fondamenti di civiltà e di democrazia lo spirito ecumenico e la dualità tra autorità civile e autorità religiosa;

c) una cultura dell’amicizia e della non violenza come richiamo alla natura essenzialmente relazionale dell’uomo e alla sua vocazione all’unità;

d) una concezione della cultura non relativistica, da intendersi perciò come ricerca della verità;

e) la ricerca di forme sempre più compiute di giustizia sociale e di bene comune intesi non come utopia futura, ma come esperienza di solidarietà possibile;

f) una concezione laica della politica, al servizio cioè non di chi detiene più potere, ma della vita, della speranza e della creatività sociale del popolo, nelle sue espressioni più autentiche anche se deboli o appena insorgenti;

g) la tutela e la promozione del capitale umano, sociale e civile delle persone e delle comunità, fattori di responsabilità sociale e di cittadinanza attiva;

h) la tutela della vita in ogni suo momento ed aspetto;

i) la solidarietà tra generazioni;

l) il sostegno della famiglia fondata sul matrimonio tra l’uomo e la donna e la promozione di una reale libertà di scelta della scuola e del progetto educativo per i propri figli;

m) il rispetto e la tutela in ambito civile dei diritti e dei doveri di solidarietà vicendevole all’interno di forme diverse di convivenza;

n) la tutela di un autentico pluralismo di espressioni culturali e ideali;

o) il rispetto dell’autorità e della legge come fattore di sicurezza, crescita della convivenza civile e integrazione, nonché come aiuto alla persona nel perseguimento del suo bene e bene di tutti;

p) l’investimento in capitale umano, come elemento fondante lo sviluppo economico, culturale e sociale dei popoli;

q) una cultura del lavoro e della vita come compito, fattore fondamentale ed inalienabile della realizzazione dell’uomo e della sua dignità e argine alle posizioni di rendita di tutti i tipi;

r) una cultura dell’impresa e dell’iniziativa operativa, radicata nella vita delle famiglie e delle comunità, per dar vita a un’autentica economia civile e della condivisione, che abbia come fine non il profitto ma lo sviluppo;

s) la sburocratizzazione degli Stati;

t) l’innovazione sociale, con particolare riferimento al welfare, che resti universalistico, ma al contempo responsabilizzante e sia riformato sulla base del principio di sussidiarietà;

u) la solidarietà tra i popoli.