Ombre nere

Ombre nere
come ricordi s’affastellano
di pini all’alba
nella bruma,
il resto è grigio merletto di mura
disegnato dalle punte
di una ballerina triste
senza la fantasia della musica,
sullo spartito della cima
di una chioma antica
creduta sempreverde
solo per fede.
Basterà attendere un poco
– l’apparenza ha i minuti contati –
e il cielo si schiarirà,
gli aghi di pino
si distingueranno nelle cime
e la sagoma scura
rivelerà il verde albero
– eterno movimento –
che già si protendeva
dalla terra.

 

Colunga, 28-01-’18