La fascia
E così ragazzo mio
vuoi smentire Churchill
non ci sono specchi
tra noi
tu sei un’altra cosa
infinito
Come quando riportavi
su la squadra
col pallone tra i piedi
lungo tutta la fascia
e la fascia sul braccio
che dopo la cavalcata
a saltar gambe
ti colavano
il fango ed il fiato
Ho sempre pensato
che avesse ragione
quel capo di Stato
che per noi italiani
fossero guerre
che fosse necessario
quel contrasto arrischiato
a farmi credere
sconclusionato – io –
che quello
fosse un po’ vincere la nostra guerra
Tanto poi
dal lunedì al venerdì
avrei perso tutte le altre.
Tu sapevi già che le guerre
non erano quelle
per questo sapevi
far spogliatoio
Oggi amico ti è rimasto
tutto di quella fascia
e forse in moto
tiri su anche qualche schizzo
di fango sul vestito blu
Voglio dire che tu
hai più senso del reale
E se andrai sulla luna
ci andrai per davvero
Stanne certo io ci sarò almeno in tribuna
Ravenna, 28-01-’23