Immensa parata a Pechino per il centenario del partito

La prendo con un ricordo personale. Augusto Del Noce, il più grande filosofo politico del ‘900, in un pour parler a fine anni ’80 a proposito della decisione su una manifestazione di un Movimento, da farsi o meno, diceva: “un Movimento per sua natura deve mostrare di essere socialmente forte”.
Le scelte del PC cinese in questi ultimi anni (con la leadership XI) hanno da un lato potenziato al massimo il capitalismo cinese anche nella sua capacità interna di garantire il pane a tutta la popolazione, ma lo hanno anche posto in una posizione di sostanziale scontro di potenza con altre superpotenze. Molti Paesi, perfino la Germania dipendono quasi totalmente dalle importazioni dalla Cina (proprio da zone dove i diritti umani sono conculcati, senza che venga data alla comunità internazionale alcuna possibilità di verificare in loco) in settori strategici dell’economia green (pannelli solari).
Salvo un miracolo questa politica di potenza della PRC si cristallizzerà. L’appello del G7 al ruolo delle Democrazie rischierà a sua volta di trasformarsi (come è stato sotto le precedenti presidenze americane) in una sorta di verità agitata come ascia. Pochi (Fondazione per la Sussidiarietà per es.) hanno avviato un dibattito culturale significativo sul tema della democrazia (che titola: “L’amica fragile”).
Io credo ci sia un primo problema per gli uomini e per il pianeta che riguarda la sopravvivenza, ma mi vien da dire che anche in Cina il capitalismo ha potuto dove non ha potuto un comunismo centenario. Restano ciononostante, in Oriente come in Occidente, esasperate diseguaglianze.
‘Non di solo pane vive l’uomo’. Sulla sopravvivenza, sull’eguaglianza, sulla speranza viene il confronto di metodo tra la politica di potenza e l’amica fragile. La nostra cultura è debitrice di un evento in cui un uomo è andato in croce perché ad ognuno fosse data la possibilità di un cammino e di una verifica nella libertà. Le persone possono stare insieme a lungo soltanto o nella libera adesione (popolo) o nella prevaricazione sistematica.
Ciò che viene da Oriente non provoca l’Occidente a una tonnara, ma a una pesca miracolosa.

 

 

San Lazzaro, 2-07-’21