Ideale e principio di realtà

Mi domando se tutto ciò che ho implicitamente e incoerentemente tentato di vivere fin da giovane a riguardo dell’affezione in tutte le sue declinazioni, dai rapporti amorosi a quelli amicali, all’amicizia civile non sia ultimamente illusione. Certo le differenze. Certo la fragilità della nostra natura umana. Certo i tornaconti.
Ma io vivevo con un sogno, probabilmente quello di uno stato fusionale, eredità del rapporto materno.
Ora è chiaro, era un sogno conservatore, era un sogno disincarnato.
Ma si può andare avanti vedendo tutte le differenze, le fragilità, i tornaconti e incarnare l’ideale di una collaborazione matura?
Io in questo frangente riesco a trovare speranza, come diceva Mons. Giussani, solo in “persone o momenti di persone”.
Questo tiene in vita. Sono piccoli miracoli quotidiani.
L’attenzione al miracolo è ciò che rende umano il vivere, che rende armonioso l’essere amati e l’amare.

Colunga, 4-06-’18