Compleanno
Il tuo primo respiro, grido del cielo e fu subito il nostro,
ora scopro anche il tuo, disse il destino che tu ti segnassi
e che mi insegnassi e segnassi le piante del tempo,
in orme latenti, sotto il patio di un cielo lucente all’aperto
gli astri in amore, di successo in successo, di fatica in fatica.
Ora guardo: “che c’è?”, sempre meno lo dici, ora mai tu conosci gli sguardi
sull’uscio di camera tua, a dirsi di oggi le parole di ieri e i pensieri domani, sarà
perché sì il domani sarà…la la la la la la, è già in erba è come ridente,
non pretendere niente, chiediti tutto, domanda alla vita
come un Dio latente la la la la la la, la la la la la la
Bologna, per 2 giugno ’14