Cattolica

Azzurro è il levare l’ancora dello sguardo,

poi liberarlo in equilibrio tra terra e cielo

alle nuvole bianche e quasi beate, passeggere che

raccontano un’altra estate qui.

Le serate sul lungomare

a vivere d’amore senza sapere come

e immaginare domani

a forza di voli bizzarri di gabbiani.

Da allora ho imparato ad abbracciare la visuale del mare

come i corpi dei miei amori e gli infiniti inviti a festa.

Ora tutti i pensieri quasi lucciole ammiccano,

nonostante i corpi più pesanti e le ferite brucianti

le carezze sollievo, ora, la meta nascosta ascolto

e picchiano più deciso i miei sandali sui talloni,

nei cammini audaci della passione e della riconoscenza.

Vita mia ti riconosco.

 

Cattolica, 30-07-’15