26 maggio
Come uno schianto
del tempo
tra l’asfalto
e le nostre amate terre
fu il cielo in persona
ad irrompere
e non la tua auto a sbandare
Forse,
come non mai dolce,
dentro il groviglio di lamiere
quel materno abbraccio
che tanto e tanto desti:
ti rapì
fu così
Quando l’eterno fiume della vita
vuol far conoscere
una nuova fertilità
può incredibilmente rompere gli argini
in collina, in campagna e in città
Avremo perso foto irripetibili
non amici unici, non noi stessi
Ravenna, 26-05-’23