Vitalità

Sei volato.
E volerai lentamente mi auguro.
Prima ci hai addormentato tra favole e carte da gioco.
Già in società, noi recalcitranti la prima elementare.
Hai sempre spinto tu, ora già maturo
non possiamo dartelo a vedere
sull’acceleratore della vita.
Che non si spenga
che s’affermi il tuo essere uomo
con la vitalità dei calci ad un pallone
di amori sempre più presi
sei tu che prorompi.
E ci rimandi nel mondo
dove tu, figlio mio, sembri entrato prima di noi.