Stare in ascolto, oltre ogni evidenza
“Non avete resistito ancora fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato”, per essere sé stessi, proprio sé, cercare di fare un atto costruttivo quando tutto ti direbbe – il tuo credo – dove basta e dove finisce l’amore per questa riconosciuta presenza che ti ama. Invece è diuturno, non c’è riposo del guerriero al di fuori del sonno, la battaglia della preghiera, se non è una circostanza sarà l’invito di un’altra. Ma bisogna dare spazio, ascoltare, estenuare l’ascolto finché l’invito giunga. Il gioco è così, sempre disegnare “nuovi spazi e desideri” in cui si realizzi costruzione, rapporto con l’Altro e con l’altro, senso della vocazione in atto. Stare in ascolto, oltre ogni evidenza.
Ravenna, 19-02-’25