Ritorno a casa

Un ciclista va, in un pieno di coscienza della realtà,
che svolazza una foglia. Pasqua t’invade e si prende il tempo.
Guidi tu, ed io di sottecchi ti guardo le mani curate.
Poi il viso ed è festa. Dammi cuore tu che ti prendi cura di me.

 

 

Bologna, 28-03-’16