Ride la risacca

Questa poesia è stata
prima amata o creata?
Lo so che su Dio,
a far come gli antichi,
si sbaglia, ma deve essere stata
una cosa simile a questo mare.
E se son vere le teorie,
addirittura lo ha visto dopo,
lo sta vedendo adesso.
Anche io, che il mare lo guardo,
sono creato adesso.
Mi crea imperfetto,
primordiale,
ma con la libertà di dire no,
così ci creò, così ci volle, folle:
amore.
Che per Te, dai primordi al mare
era tutto prevedibile,
ma la nostra, la mia storia
di uomo no:
chi sei tu (?) che scuoti le onde,
e insieme col sole,
sul bagnasciuga ridondano,
che ami da sempre
il mio essere creaturale,
senza sapere niente
in anticipo
del bene e del male
che avremo scelto
e del finale…
Della mia poesia che ride
come righe di mare
su fogli bianchi di risacca.

Marina Romea, 16-06-’18