Quasi estasi

Rifrange la risacca
e si spacca
sulla ghiaia tonda
la leviga. Come mani
sulle tue spalle, date al Conero

Calura
senz’ombra
neanche sotto le due sorelle

Un ragazzo contornato da belle ragazze
seni splendidi

Un antico senile senso di inanità
che apre al pensiero dell’infinito

In un attimo tu che mi schizzi. Presente.
Rovente. Occorre vivo come il fuoco,
quasi fisico il sentimento di appartenersi tutti

Ciò che scioglie la stagione timida è qualcosa come l’estate

Numana, 8-08-’18