Catene d’oro e libertas ecclesiae

I cattolici nel primo risorgimento milanese

La partecipazione dei cattolici, e particolarmente del clero, alla sollevazione milanese del ’48 e al tentativo di creare un nuovo ordine è un fenomeno che tutta la storiografia considera indiscutibile. Ma la frequente tendenza a separare i cattolici in filorisorgimentali ed antirisorgimentali denota una sottovalutazione delle motivazioni ecclesiali di tali scelte. IN questo libro, variamente e riccamente documentato, Lorenzetti individua invece per quanto riguarda il clero lombardo, un terreno comunque su cui si svilupparono sia la componente rosminiana che il futuro intransigentismo. Tale motivazione comune, quasi unanimemente condivisa, fu la difesa della libertas Ecclesiae: i cattolici lombardi furono protagonisti del ’48 perché desideravano affrancarsi da una politica ecclesiastica giurisdizionalista, che violava in più punti la libertà della Chiesa. Si può perciò affermare che, se la libertas Ecclesiae è da sempre il punto di vista privilegiato con cui i cattolici guardano alle vicende ed ai sistemi politici, nel primo Risorgimento milanese tale principio si identificò con la “politica” stessa dei cattolici, occupandone l’intero orizzonte.

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