Non si può cantare che insieme

Radunare corali
rinnovare spartiti persi
nell’epoca dei legami artificiali
sarà come perdersi
sarà come farsi dilaniare
dai latrati dei cani
azzannati dalla morte dentro
prima che dal suo pulviscolare
come nera neve

Crederemo che non
ne sia valsa la pena
e forse pregare
con un sibilo
per respirare irrimediabile
l’alito di vita
della tua bocca
e non per cantare
perché non si può cantare che insieme

Quando allora (?)
non lo deciderà
il padrone del mondo
ma ci arriverà incontro
al dolce guaire di husky dagli occhi blu
quando il sibilo dei morenti
avrà resistito
alle più lusinghiere scommesse
delle sere segrete di nuovi Don Rodrigo

Anch’essi dai loro schermi
assisteranno al riunirsi
strano ed inermi
di direttori e soprano
forte l’entrata in scena dei bassi
all’attacco divino
del primo violino
che sarà il pianto eterno di gioia
di un neonato

 

 

Ravenna, 18-12-’21