Luce che tradisce i giorni
Rivedo per un momento i tuoi capelli neri
Ha ripreso a salire
lungo la schiena
il dorso e le colline
come un brivido dal fondo buio
la luce calda della terra invernale
Finalmente s’avventura in cielo
e apre le nuvole
come pietre sul cuore
rotolate via,
e non c’è alternativa
a questo contrasto animale di sentimenti forti
Non si impara a pregare
soli, nel buio della stanza
nell’assenza di speranza,
ma insieme negli spazi aperti,
oltre il dolore pungente
delle lunghe attese
Luce che tradisce i giorni
e appaga le ore,
infinite
Bologna, 3-12-’17