Libertà

T’ho amata più di una donna
più della speranza.
E’ stato amore
come vorticoso germoglio
avviluppato d’illusione.

Ma il destino m’ha messo alle strette
e ha preteso un sì o un no
(orrenda fine nel nulla)
non a questa o quella cosa,
illusione della prima libertà,
ma alle cose in sé, al sole che filtra
– dai vetri
e non mi dà tregua
in questa mattina di giugno
in cui direi basta.

Ancora una volta,
nel momento più tragico,
il pensiero di te
e del tuo giovane cammino
cantano il mio inno

…così la speranza
chiede fragile un sì
– semplice
alla libertà.

Pietro, Bologna, 11-06-’13