L’estate i corpi vicini

Cuore
delle spiagge
che si riconosce nello stare vicini
come creati
per uno stato verginale

Tu che passi accanto
sei pienamente consapevole
del tuo ascendente
e di giorno non lo somministri
come in una balera

Questo caldo galera
lo esalta
e tutto abbevera
di te lo sguardo
finché il vento
al caldo
fa il solito sgarbo
e del giorno chiede conto
come se fosse l’unico della vita
fratelli come siamo di sudore
di odore e di colore

Abbacinato scempio
quasi che il tempo conosciuto
ci avesse lasciato
per un giorno eterno
nel deserto…

Ci incamminiamo così verso il tardo cielo

 

Marina Romea, 19-06-’21