Il desiderio

La carne a volte sembra un desiderio assoluto
come un imperativo antico o forse un debito.
Mentre non si spegne, chiede invece sempre
una palese dichiarazione d’amore al mondo,
come per mio padre, per il quale la generazione
e l’amore sono sempre stati come le ore
passate al mobile dell’Ikea con le musiche
sinfoniche, o sul tecnigrafo alle 3 di notte.
Conosceva il suono del mistero e delle ore
che fluisce nel calore umano e coniugale,
ma anche il rumore di fondo dell’universo.
La sua eco verginale e soave – lancinante mi percorre

 

Ravenna, 16-11-’25