Il calore dell’amore

Le serrande e la tenda lasciano intendere
un cielo conteso che non avevo mai visto
sarà lo stato febbrile o dei tuoi libri le pile
qui nella tua camera a darmi pensiero…

La mente va ad un passato ormai lontano
quando mi ammalavo spesso
gracile petto
e la mamma tornava dalla spesa
con un etto di prosciutto
perché io non mangiavo la carne
e la cura a base di spremute
quanta sostanza in quell’amore…

Così ora
immerso nella tua imbottita
ragazzo uomo
di cui conosco la storia ma non l’avvenire
risento in te
io padre
il calore dell’essere figli

Poi riguardo il cielo
che rimanda dentro luce e certezza

Il calore dell’amore non verrà mai meno

 

 

San Lazzaro, 29-01-’20