Ideale bambino, non più
Sopra carta da riciclo
mi sono immaginato
bimbi persi e felici
sul loro triciclo
e nella sperdutezza
di questa foto
familiare paffutella
di ormai dura tenerezza,
ho chiesto inchiostro e una penna
per scrivere a te che mi hai scassinato il cuore
il futuro che ho sognato
in cambio di un bacio e di una pergamena.
Così, nello scrivere ti ho detto il mio segreto,
e non so se mi pento più dell’uno o dell’altro,
so solo che non posso più fare a meno
di parlare della vita e del vigneto,
quello di casa mia, piccolo filare
delle nostre vite di bambini,
come la tua sul fiume,
e lì quel poco ritrovare
dell’immagine futura del mondo
di quando la famiglia si allargava
e il portichetto traboccava
di amicizie e di conquiste, giocondo.
Bologna, 16-09-’14