Foglie

Per un attimo mi ripiegavo cupo sui fogli.
E lo sapevo.
Che non potevo riassumerle tutte, signorotto triste, le ramificazioni dei pensieri, degli spunti.
Aperture.
Così una sorpresa come quella di Alesa nel vedere scuotere il mio desk.
Non di terremoto.
Di brezza delle foglie. Attraverso il vetro e la tagliente luce mattutina.