Critica a “Un’amicizia civile”

Pietro Lorenzetti: UN’AMICIZIA CIVILE la meta e i passi di una nuova società, Raffaelli 2014. Massimo Cacciari (filosofo): “un testo pieno di intelligente speranza”. Stefano Zamagni (economista): “un saggio denso e intrigante”. Augusto Barbera (giurista): “sono pagine assai interessanti e scritte in modo chiaro ed elegante. L’amicizia civile impostata come antidoto al familismo amorale e  al nichilismo imperante”. Massimo Borghesi (filosofo): “un tema molto attuale che si incontra con le tematiche del comunitarismo americano. La matrice aristotelica del tema dell'”amicizia civile” è evidente. Una risposta alla “società liquida”. Mauro Magatti (sociologo) – dalla sua introduzione al volume: “ciò di cui tratta il libro -l’amicizia civile-  costituisce in realtà un tema centrale. Per qualsiasi democrazia avanzata. Ma, in special modo, per la realtà italiana. Non c’è infatti alcun avvenire per chi non è capace di riconoscere un bene comune. Né tanto meno per chi non sa coltivare l’amicizia con e tra i propri cittadini”. Lorenzo Ornaghi (politologo): “riflessioni che, capitolo dopo capitolo, esplicitano ciò che il bel titolo del libro subito preannuncia. Davvero si intuisce con immediatezza come queste riflessioni nascano e siano sostenute per intero dall’esperienza di vita e dal senso religioso”.