Campagna dell’Idice

L’essere e i ricordi del giorno prima
rintoccano sul bronzo della campana della mattina,
in cui cauto mi nascondo al mondo…
Vorrei sollevarla e viverla al futuro,
come un’anima bambina,
sparsa nella campagna dell’Idice.

Come un frutto maturo che si offre volentieri
ai contadini e alla loro saggezza,
perché ti raccontino dove va il mondo
e farsi levare dagli occhi,
con le loro mani rugose,
la paura del vento.

Colunga, 27-10-’17